JuJe

Juje ha mollato il suo precedente lavoro per dedicarsi al progetto Vivere di Poker, ha subito un pesante downswing e ha dovuto superare momenti molto difficili. Sentiamo cosa ci racconta....

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"Ciao a tutti,

sono un poker player grindo su GD da dicembre 2010 col nick di juje e grazie a Salsa mi sto trasformando in un professionista. Ci tengo a raccontare la mia storia, sperando di non annoiarvi, perchè l'unico modo che ho di ringraziare il mio coach è di riuscire a far capire quanto importante sia stato per me il suo intervento. Comincio a giocare a poker quasi per caso su bwin un due annetti fa, anche qui ci sarebbe qualcosa da raccontare, ma non vorrei deviare troppo, basti sapere che ero il perfetto fish, anche se un fish tight. Gioco poche decine di euro, le perdo, e per il momento finisce lì, anche perchè stavo cercando di realizzare le mie ambizioni artistiche. Naturalmente, in attesa di sbarcare il lunario di qualcosa dovevo pur campare e riporto qui di seguito, in ordine sparso, una lista di lavori da me svolti, ci tengo a precisare che sono pure laureato: montatore televisivo, agente immobiliare, cameriere, operatore di call center, addetto di vigilanza e portineria, e altro che adesso non ricordo o che non voglio ricordare ah ah.
Insomma fatto sta che il lunario che sognavo di sbarcare fin da quando ero bambino era sempre più lontano, ed ecco che mentre mi ritrovo su internet alla ricerca dell'ennesimo lavoro mi imbatto sul sito di intellipoker e guardo quel video di Luca Pagano che spiega i concetti fondamentali: mi viene il sospetto che il poker non sia solo fortuna. Spinto dalla curiosità comincio a guardare i video didattici di Salsa, sempre su intellipoker, e al di là dei concetti di gioco che ascoltavo per la prima volta quella voce mi infuse un senso di fiducia senza il quale probabilmente non mi sarei neppure azzardato a provare seriamente questa strada: fiducia che con un corretto studio si potessero ricavare bei soldi da questo gioco meraviglioso. Parto grindando i cinquanta centesimi su stars partendo da un bankroll di 25 euro (neanche troppo rollato ah ah) e dopo un paio di mesi arrivo a quasi cinquecento euro e inizio a grindare i buy in di 5 euro, credendo naturalmente di essere uno dei più forti campioni di poker sulla faccia della terra, ignorando perfettamente che ero sull'onda di una varianza positiva, infatti non appena questa cominciò, com'era inevitabile, a calare, furono dolori. Come soluzione decisi di prendere una lezione privata con Salsa, ricordo con divertimento che come nota della lezione prese: pusha a caso dallo small blind. Figuratevi come ero messo. Una lezione non bastava, ma io naturalmente non potevo saperlo, o meglio lo sapevo, ma non lo accettavo, volevo imparare da solo senza spendere soldi, inizia così un via vai tra varie poker room al solo scopo di usufruire dei bonus di benvenuto, cosa che mi permise di restare a galla senza mai però compiere quel salto tale da rendermi un professionista e lasciare tutti i lavori di, scusate la parola, merda, che dovevo fare. Merda non perchè fossero brutti, ogni lavoro è dignitoso, ma non era quello che volevo fare, e siccome di vita ce n'è una proprio non mi andava di buttare il mio tempo in qualcosa che non sentivo.
Ad ogni modo, finiti i bonus di benvenuto il roi non cresceva, per quanto studiassi, credetemi, molto, almeno due ore tutti i giorni, ma il mio studio, ora lo so, era inutile perchè privo di guida, fatto sta che in preda allo schizzo torno a grindare su pokerstars e tiltato perdo tutto in pochi giorni giocando tornei assolutamente fuori bankroll. Credevo fine del poker, perlomeno per me.
Soliti lavori di merda, operatore in un call center, quando mi arriva un e mail dal caro Druido in cui si parla di questo progetto nascente “vivere di poker”. Tra me e me penso, non sarebbe male. Non sapevo ancora di cosa si trattasse nello specifico, ma il titolo suonava bene, così mi candido. Fu strano perchè fu come se dal cielo qualcuno mi avesse buttato un amo, perchè sentivo che il poker era ancora una questione irrisolta dentro di me, sinceramente non volevo che finisse, ma non avevo proprio idea di come fare per portarla avanti. Insomma, a dicembre inizio con questo progetto, partendo dai buy in di 3 euro. La mattina andavo a lavorare nel call center, durante il viaggio nel trenino mi leggevo il libro di Gus Hansen “Ogni mano rivelata”, poi studiavo un paio d'ore il pomeriggio, quindi attaccavo a grindare. Ricordo che la prima lezione di Salsa che feci all'interno del progetto fu semplicemente illuminante, e immediatamente realizzai due cose: la prima era che di poker, fino a quel momento, credevo di sapere, quando in realtà non sapevo proprio un bel niente, la seconda era che finalmente cominciavo a capire. I risultati, ovvio, non tardarono. La seconda lezione del progetto, che ve lo dico a fare, fu ancora più illuminante della prima, nel frattempo avevo finito di leggere il libro di Gus Hansen e guardato tutti i video sugli MTT del caro druido, avevo un ticket per partecipare al Sunday Master datomi in regalo col primo deposito su GD e decisi che era arrivato il momento di usarlo. Quella fu una nottata davvero incredibile, nonostante avessi giocati solo pochi mtt nella mia vita prima di allora fu come se li avessi giocati da sempre, dopo poche ore ero supermegastrachipleader e conclusi “solo” settimo perchè l'euforia di essere arrivato al final table mi fece cominciare a pushare senza ritegno. Ad ogni modo all'alba ero più ricco di quasi quattromila euro. Il giorno dopo mi finsi malato, lavoravo ad un call center dove naturalmente non ti pagano la malattia, però se stai male vogliono essere avvisati telefonicamente, che simpatia. Temporeggiai una settimana, ma un'idea mi brulicava sempre più forte in testa, mollare “tutto” e dedicarmi a tempo pieno al poker. Dovete capire che, essendo legato in matrimonio, era una decisione che non potevo prendere a cuor leggero, anche se la paga di un call center non è elevatissima, anzi, era comunque un'entrata mensile sicura, contributi pagati, etc.. Al termine di una lezione con Salsa presi coraggio e gliene parlai, mi sorprese la sicurezza della sua risposta: “Si, si, molla il call center” Io non aspettavo altro. Mi finsi malato un altra settimana, quindi li mandai a cagare. Naturalmente, come dice la legge di Murphi: “Se qualcosa può andare storto ci andrà” Ebbene dal giorno in cui abbandonai il lavoro iniziò la varianza negativa più feroce e pazzesca della mia neocarriera, e durò davvero molto, quasi tre settimane. Ero a pezzi. Quando facevo l'amore pensavo a tutti gli assi che mi avevanos scoppiato durante il giorno. Tartassavo Salsa via skipe esprimendo tutta la mia angoscia e disperazione, e lui mi anticipò una lezione, nel senso che non avevo ancora completato il numero di sit richiesto, dandomi qualcosa che qui non posso svelare, ma che insomma mi fece risalire alla grande. Dopo aver crashato il livello dei 7 Euro adesso grindo i 15 senza, varianza a parte, sentire difficoltà. E qui lo voglio dire una volta per tutte, Paolo Luini non solo mi ha insegnato a giocare a poker, ha fatto molto di più: mi ha salvato la vita. Mi ha dato ciò che ogni persona sana di mente dovrebbe desiderare: la possibilità di fare di una passione un lavoro. Prima quando mi addormentavo speravo che il mattino arrivasse il più tardi possibile, adesso non vedo l'ora di aprire gli occhi, studiare poker e grindare, in una parola: “vivere di poker”. Grazie Coach.

GG"

 

Sono rimasto molto commosso nel leggere queste parole, in realtà la maggior parte del merito è di JUJE che ha saputo impegnarsi, ha avuto coraggio ed ha anche saputo reagire ad una situazione molto difficile. Tutto questo è stato giustamente e meritatamente premiato e non posso che augurargli ogni bene... GG Juje